Luoghi e magia

Nelle valli dell'Alto Adige si possono scoprire luoghi mistici legati a leggende secolari.

Panche delle streghe


Sul massiccio dello Sciliar si trova il posto di riposo delle streghe. Le cosiddette panche delle streghe sono due grandi sassi di rosso porfido la cui forma  ha dato il nome alle panche di roccia.
Secondo la leggenda qui si possono incontrare le streghe che volano a cavallo di una scopa per portare il maltempo. Oggi si pensa che le panche delle streghe servissero come luogo di culto o di giustizia. 


Panche delle streghe
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Il roseto di Re Laurino

Quando nelle valli alpine vivevano giganti e nani, all'interno della montagna che ora chiamiamo "Rosengarten" regnava il re dei nani Laurino, che possedeva un meraviglioso giardino davanti alle porte del suo castello incastonato nella roccia. Coloro che osavano cogliere una rosa nel suo giardino venivano puniti. Accadde un giorno che Laurino si innamorò di una principessa e la rapì, quando un giorno il fratello decise di andare a liberarla e tagliò tutte le rose del giardino del re. Laurino fece allora un incantesimo: trasformò in pietra tutto il roseto di modo che le rose non potessero vedersi né di giorno né di notte. Da allora soltanto enormi rocce spoglie si innalzano verso il cielo. Laurino però si dimenticò del tramonto e solo verso sera tutta la montagna s'infiammò, salutando il tramonto del sole e ricordando con il suo sfolgorio la leggenda di re Laurino e del suo roseto. 


Gruppo del Catinaccio (in tedesco Rosengarten) situato nel Parco dello Sciliar
http://www.suedtirol.info/



Le gemme del Lago di Carezza

Molto tempo fa nel Lago di Carezza viveva una splendida sirena. Un giorno uno stregone se ne innamorò e decise di usare tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi.
Chiese aiuto ad una strega che gli disse di travestirsi da venditore di gioielli e di stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar. Lo stregone ascoltò la strega ma dimenticò di travestirsi. La sirena, stupita di fronte all'arcobaleno colorato di gemme preziose, si accorse però della presenza del mago e si immerse nuovamente nelle acque del lago. Lo stregone, distrutto dalle pene d’amore, strappò l’arcobaleno dal cielo e gettò tutte le pietre preziose nel lago. Oggi si può ammirare il Lago di Carezza che risplende ancora con gli stupendi colori dell’arcobaleno.


 Lago di Carezza
http://www.juzaphoto.com/



Il gigante Sassolungo

Nei pressi del Gruppo del Sella un tempo vivevano alcuni giganti. Uno di loro era Sassolungo, un gigante molto dispettoso, che rubava spesso qualche pollo ai contadini. Un giorno fu convocato dal consiglio supremo dei giganti e fu emessa la sentenza: come per magia, Sassolungo sprofondò nel terreno, dove risiede ancora oggi. L’unica testimonianza della sua esistenza sulla terra è rappresentata dalla mano con le cinque dita rivolte verso il cielo e dal nome di una delle più belle cime dolomitiche, il Sassolungo.


Monte Sassolungo, collocato in Val Gardena
http://www.wikimedia.org


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